Infertilità maschile: MYOXSYS, il nuovo test non invasivo per valutare lo stress ossidativo e l’efficacia della terapia medica

L’infertilità maschile è un problema sociale sottostimato e al quale si pone pochissima attenzione. In realtà la sua incidenza cresce anno dopo anno e ha raggiunto livelli elevatissimi. Se pensiamo che fino a qualche anno fa l’infertilità veniva considerato come un problema solamente femminile, oggi viceversa sappiamo benissimo che l’infertilità è una patologia della coppia e il fattore maschile ha un’incidenza esattamente sovrapponibile a quella della donna. Secondo i più recenti dati dell’Istituto Superiore di Sanità il 15% delle coppie soffre di infertilità con una ripartizione equa tra uomo e donna (20% riconducibile a cause di entrambi i partner).

Il fattore maschile deve quindi essere preso molto attentamente in considerazione e i nostri sforzi di ricerca dovrebbero essere concentrati su questo tema; secondo un recente studio dell’Università di Hebrew in Israele, il calo dei parametri del liquido seminale a livello mondiale si attesterebbe ad 1,4% per anno. Sicuramente negli anni la cultura sta cambiando, ed anche gli uomini stanno cominciando a controllare la loro salute maschile con l’aiuto degli urologi ed andrologi. Ad oggi un test importantissimo per il controllo della propria fertilità risulta essere l’esame del liquido seminale (spermiogramma) che, se ben condotto, può offrici tantissime informazioni. Risulta però ancora insufficiente a stabilire con certezza la fertilità maschile e soprattutto le cause che ne sono alla base. Secondo le Linee Guida Europee di Urologia (European Association of Urology) ancora il 30% delle cause di infertilità maschile non sono conosciute. Viceversa, tra le cause conosciute, riportiamo il varicocele, i fattori ormonali e quelli genetici.

Un’altra importantissima carenza è la terapia, soprattutto quando ci troviamo di fronte ad infertilità da cause sconosciute. Nella pratica clinica ciò che viene abitualmente proposto è: la terapia ormonale, con tutti gli effetti collaterali connessi e la dubbia efficacia, ma soprattutto la terapia nutraceutica con integratori alimentari a base di antiossidanti che riducono i radicali liberi e i ROS (specie reattive dell’ossigeno). Gli integratori alimentari sono globalmente prescritti per la loro maneggevolezza, i bassi costi, la mancanza di effetti collaterali e l’efficacia documentata da diversi studi clinici. Le sostanze più comunemente utilizzate sono le carnitine, lo zinco, il selenio, le vitamine, i bioflavonoidi, il Coenzima Q10 e tantissime altre. Risulta però di vitale importanza ribadire che per la sua corretta produzione e maturazione, il liquido seminale necessita di un corretto quantitativo di ROS e radicali liberi. La non corretta prescrizione degli antiossidanti è quindi in grado, di fronte ad una troppo imponente riduzione dello stress ossidativo, di creare un danno alla nostra fertilità. E’ quindi mandatorio cercare di mantenere un perfetto equilibrio tra produzione ed eliminazione di radicali mantenendo un corretto bilancio dello stress ossidativo. Il dosaggio di questo equilibrio, finemente regolato, può aiutarci nella corretta prescrizione della terapia e risulta ad oggi ancora oggetto di studi, mentre diverse metodiche sono state realizzate con scarsa attendibilità. Recentemente, dopo numerosissimi studi, l’azienda americana Aytu ha reso disponibile uno strumento molto attendibile ma soprattutto di facilissimo uso e dai costi sostenibili.

Il sistema MiOXSYS utilizza il test del potenziale di ossidoriduzione statica (sORP) per misurare lo stress ossidativo sul campione di sperma. Il vantaggio di questo test consiste nel fatto che prende in considerazione sia l’attività degli ossidanti che quella degli antiossidanti, fornendo una misurazione totale dello stress ossidativo, senza la preparazione del campione. In aggiunta ai parametri standard del liquido seminale (spermiogramma) è in grado di valutare il danno effettivo che il liquido seminale sta subendo ad opera dei radicali liberi e delle specie reattive dell’ossigeno (ROS). Questa informazione è particolarmente utile in quanto, basandosi sul principio del perfetto equilibrio della quantità dei radicali liberi, una terapia antiossidante prescritta in maniera empirica potrebbe anche risultare dannosa alla fertilità maschile. Monitorando, viceversa, il livello di stress ossidativo con il MiOXSYS, saremo in grado di controllare l’efficacia e la reale utilità della terapia, senza fare danni. Il test è semplicissimo e si effettua sul liquido seminale, entro 30 minuti dalla sua emissione. Una piccola parte dello sperma viene applicata su un sensore che viene inserito nell’analizzatore. La macchina dopo solo 2 minuti sarà in grado di dare l’esito del test e di quantificate lo stress ossidativo. Risulta quindi assolutamente consigliabile, al giorno d’oggi, integrare le comuni informazioni dello spermiogramma e della frammentazione del DNA (DFI) con questo utile test allo scopo di caratterizzare meglio la fertilità maschile ma soprattutto per meglio gestire la terapia medica.

Dott. Gian Maria Busetto

Specialista in Urologia ed Andrologia

GMF Medical Center, Viale Somalia 33A, 00199 Roma

Per ulteriori info o prenotazioni: 0686391386 o 3337831426

 

Il test MiOXSYS è disponibile presso il nostro centro al prezzo di 150€ e può essere pianificato in qualunque giornata.

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